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Welcome to Zass

La copertina, morbida e leggera, diventerà un’inseparabile coccola nella crescita del tuo bambino. Colorata e personale, lo accompagnerà dalle passeggiate al parco alla nanna nella cameretta.

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Mamma

I nostri occhi, dietro alle tapparelle, a spiare il suo ritorno, riesco ancora a sentire l’alito condensato che si sprigionava dal calore che usciva dalle nostre anime, troppo eccitate.

E poi, finalmente, la scorgevamo in lontananza, sulla sua bici rosa, carica di borse al ritorno dal mercato o di fatica al ritorno dal lavoro.

Noi fratelli, tesi a svelare segreti, nostra madre troppo occupata ad organizzare qualche sorpresa.
L’avevamo scoperta! Eravamo sicuri che, tra sacchetti e borse della spesa, si celassero
i regali di Natale, ma poi, che delusione, nessun regalo.

Chissà dove li nascose

Attimi che riaffiorano nella mia mente, in momenti strani, incoerenti. Chissà com’è possibile che alcuni rimangano ben fissi nella memoria, ne puoi addirittura sentire l’odore ed altri…puff, svaniscono per lasciar spazio a ricordi più recenti.

E’ la che la vedo, seduta sui gradini della scala esterna, noi attorno a lei ad ascoltare la sua voce che racconta favole e filastrocche (le stesse che poi ho narrato a mia figlia) e ad aspettare che il sole andasse ad “incastrarsi” dietro i colli
E’ lì che vorrei tornare, a sentire il fresco del marmo sotto di noi nelle lunghe ed afose serate estive, ad appoggiare la mia testa su di lei, a sentirmi protetta, a sentirmi dire che tutto va bene, a sentire le nostre risate confondersi col canto delle cicale.
Ad aspettare che il mondo, intorno a noi, si addormenti.

Vorrei ancora ritrovare quel suo sguardo che, di colpo, mi toglieva il tutto dalla testa.
Quello stesso sguardo che ancora mi tiene insieme.

La casa dove abitavamo, della quale mia madre ne era la regina, celava al suo interno diversi “nascondigli
La soffitta era abitata da un terribile mostro, un armadio, dall’anta cigolante, era il rifugio di un fantasma dispettoso.

La cucina era invece il porto sicuro.
Il “suono” delle stoviglie, la radio sintonizzata su vecchie canzonette. La sigla del TG che richiamava tutti a tavola per la cena, quindi pigiama e poi a letto.

Dove siamo ora? Dove possiamo ritrovarci se ora manca la “regina”?
Nei primi tempi il mio pensiero andava a lei quotidianamente, poi sempre più di rado.
Ora ogni intanto il mio sguardo scorge una sua foto e mi sento in colpa per non averla pensata più spesso, la vita però è così, ci porta sempre avanti ed a volte ci si può dimenticare ciò che abbiamo lasciato alle spalle, vero mamma ?

Tra alcuni giorni sarà la festa della mamma, ed il pensiero va a tutte le mamme, a tutte quelle persone che hanno cresciuto o che stanno crescendo un figlio
Mamma non ha sesso, colore o forma, mamma è la persona che cresce un bambino, lo aiuta, lo protegge
Gli dice “ti amo

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