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La copertina, morbida e leggera, diventerà un’inseparabile coccola nella crescita del tuo bambino. Colorata e personale, lo accompagnerà dalle passeggiate al parco alla nanna nella cameretta.

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QUANDO DORMIRE BENE DIVENTA INDISPENSABILE

Quante volte ci svegliamo già stanche e affrontare la giornata ci sembra quasi impossibile da ipotizzare?

In questo periodo ancor di più sommersi da mille problemi e pensieri.

Spesso in aiuto ci vengono incontro materiali che, se usati nel modo migliore, possono contribuire al nostro benessere.

Per vivere in maniera più naturale è sempre bene avvicinarci a fibre naturali come cotone, lana, seta, materiali che a contatto con la pelle non creino allergie e problemi di irritazione: ma quali scegliere?

Il cotone, ad esempio, non sempre è coltivato in maniera naturale, infatti per ricavare dalle coltivazioni grandi quantità di prodotto a prezzi bassi, si fa sempre più uso di pesticidi.

L’alternativa è Il cotone organico che si differenzia dal classico perché viene coltivato attraverso un sistema di produzione biologico, in altre parole non vengono utilizzate sostanze chimiche in nessuna fase della produzione del filato e durante la sua lavorazione. Sono permessi solo fertilizzanti vegetali, insetti antagonisti per eliminare i parassiti e semenze che abbiano subito almeno quattro germinazioni senza trattamenti chimici. Inoltre le erbacce vengono eliminate con processi meccanici e non vengono utilizzati OGM (organismi geneticamente modificati). Perché possa essere considerato tale, è necessario che gli venga riconosciuta una certificazione da enti terzi. Tra le regole necessarie per ottenere questa attestazione, è indispensabile che il cotone organico componga la fibra per almeno il 95%, mentre il restante 5% può contenere fibre naturali non certificate o sintetiche. Purtroppo il “cotone organico italiano”, non esiste perché noi non lo produciamo! I principali produttori di questi filati sono India, Turchia, Siria, Tanzania, Cina, USA, Uganda, Perù, Egitto e Burkina Faso.

E’ vero, una produzione biologica ha il prezzo di produzione più elevato e quindi prodotti più cari, ma questo può essere considerato un investimento sulla nostra salute e non solo, ci sono infatti notevoli vantaggi per questa coltivazione sia per l’ambiente che per i lavoratori

  •  Non vi è inquinamento causato da prodotti chimici durante la lavorazione, quindi è un’ottima fibra ecosostenibile
  •  Viene impiegato il 91% in meno di acqua per irrigare i campi
  •  Si risparmia il 62% di energia primaria
  •  Vi è il 26% in meno di arricchimento eccessivo di sostanze nutritive da parte dell’ecosistema
  •  Si riduce il 70% delle emissioni che causano l’acidificazione Tutti questi dati si riferiscono al confronto tra il cotone biologico e quello tradizionale.
  •  Lavoro controllato: i salari sono adeguati e vengono rispettati i diritti dei dipendenti.
  •  Non stanno a contatto con sostanze chimiche e/o tossiche che possono, a lungo andare, causare gravi danni alla loro salute.
  • Voglio ora parlarvi di una fibra ancora poco conosciuta e usata ma che mi ha affascinato sin dal suo primo contatto cioè il Kapok Capoc, Bambagia di kapok, Lana di kapok, Lana vegetate, Bambagia delle Indie. Kapok, Silk cotton, Vegetable down, Bombax cotton – Kapok, Ouate vegetale – Kapok, Bombax-wolle o brevemente Kapok

Così viene chiamata la bambagia ottenuta dai frutti di diverse piante coloniali appartenenti alla famiglia delle Bombacee, che si trovano principalmente nelle Indie orientali, in Malaysia, ed anche nell’America centrale, Antille, America meridionale e nell’Africa.

I suoi frutti (capsule di color bruno all’esterno quando sono maturi) sono lunghi 8÷15 cm divisi in 5 logge e la loro buccia è tappezzata internamente da un’ abbondante bambagia che quasi li riempie e che avvolge quindi i numerosi semi contenuti in essi. Quando sono maturi si distaccano dall’albero con una pertica munita di una lama all’estremità; si aprono e si toglie la bambagia interna, la quale, sbattuta a mano o con macchine battitrici, viene separata dai semi che servono per la preparazione dell’olio.

La bambagia di kapok è formata da fibre molto corte e difficili da essere tessute, ma è molto utilizzata per piumoni, cuscini e materassi. Essendo una fibra molto soffice e voluminosa, per le imbottiture ne viene utilizzata molto meno rispetto a varie ovatte.

Esistono in commercio varie sofisticazioni ma facilmente riconoscibili.L’albero del kapok ed i suoi frutti furono considerati sacri per i Maya, che credevano vi salissero i morti per raggiungere il cielo.
In medicina popolare, la resina, le foglie e la corteccia vengono utilizzati per il trattamento di dissenteria, febbre, asma, malattie renali, mentre il legno è ottimo per realizzare case e sculture, le fibre sempre più spesso per cuscini per allattamento.

Questa meravigliosa fibra, ha tantissime proprietà

100% naturale, non è trattata chimicamente in nessuna fase di lavorazione, dalla raccolta alla cardatura. Infatti cresce spontanea, non viene addizionata di fertilizzanti o pesticidi, ed è raccolta a mano e poi lavorata senza aggiunta di sostanze chimiche.Anallergica, antimicrobica, e resistente agli acari della polvere. Sana, perché non contiene nessuna sostanza chimica e respinge l’umidità e antimuffa.Igienica, perché si può lavare con acqua tiepida e sapone di marsiglia e fatta asciugare al sole.

Inodore.

In caso di mal di testa mal di collo e stress, è molto indicato.

Riduce il rischio di allergie.

Favorisce il sonno.

Respinge l’umidità.

E’ fresco e traspirante.

Una curiosità, dalla corteccia e dalla resina si estrae un’essenza; sembra che assumere sole 7 gocce diluite in acqua, alla mattina e alla sera, possa dare sollievo per Rassegnazione, Apatia, Mancanza di Impegno.

E’ molto importare ricordare che essendo una fibra spontanea non necessita di coltivazioni intensive, non vengono utilizzati pesticidi e fertilizzanti, consentendo uno smaltimento biologico naturale.

Scegliendo questa fibra si contribuisce alla tutela del nostro ecosistema.

Per mantenere a lungo il prodotto in ottime condizioni ti rivelo alcuni consigli.

Ogni 4/5 mesi ti consiglio di asciugarla nell’asciugatrice per 15/20 minuti, se non l’avete basta esporla all’aria per qualche ora.

Essendo antibatterico e ipoallergenico di natura non è necessario lavarlo troppo spesso, se necessario lavare a 30° senza ammorbidente, è necessaria un’asciugatura completa, essendo una fibra a forma cava trattiene molto l’acqua , di conseguenza bisogna accertarsi che non rimanga umida.

Che dire , penso che solo quando avrai un approccio con questa fibra ti renderai conto delle sue proprietà.

Io la consiglio, l’unica nota dolente che devo rivelare, è che può dare dipendenza.

 

 

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