Stavo conducendo con mio marito una vita molto spensierata, senza programmi che andassero oltre la settimana.
Poi qualche preavviso, un test di gravidanza ed il mondo cambia. Il più delle volte non è che un figlio arrivi “per caso” comunque la “rivelazione” ti lascia un momento senza appigli.
La felicità in primo luogo e poi le paure, ce la farò? Sarò una brava mamma? Quando piangerà come farò a capire se sarà per le coliche, per la fame o per il sonno?
Poi domande forse più banali ma alle quali una risposta la si deve pur dare: Che culla dovrò comprare? E la carrozzina? L’ovetto servirà già da subito?
Naturalmente ho iniziato col chiedere consigli a mia madre ed alle mie amiche già mamme, ad andare in negozi specializzati e consultare siti internet.
Un bombardamento incredibile. Tre mesi, i primi, di confusione totale.
Poi il pargolo nasce e la realtà prende il sopravvento. Piange, devo cambiarlo, lo faccio sul fasciatoio in camera o quello in bagno (due me ne hanno regalati)?